L’isola del vento

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Silba en el crepúscolo el viento menorquín y exalta la tristeza profunda y misteriosa de aquella tierra isleña, una de las tierra más maravillosa, poéticas y extrañas del mundo.

Piedras y viento

Se c’è una cosa che dovete sapere prima di trasferirvi qui, è che Minorca è chiamata l’”isola del vento” per un buon motivo.

Un pezzetto di terra in mezzo al Mediterraneo, senza montagne a proteggerla, soggetta alle forze della natura. Mare e vento.
Da sempre la terra minorchina è stata sferzata dai venti: il più famoso e temuto, è senza dubbio la Tramontana.

Quizás eso explicaba su creencia de que después de cada tramontana uno quedaba varios años más viejo. Era tal su obsesión, que nos infundió la ansiedad de conocerla como una visita mortal y apetecible.

No hubo que esperar mucho. Apenas salió el portero se escuchó un silbido que poco a poco se fue haciendo más agudo e intenso, y se disolvió en un estruendo de temblor de tierra. Entonces empezó el viento. Primero en ráfagas espaciadas cada vez más frecuentes, hasta que una se quedó inmóvil, sin una pausa, sin un alivio, con una intensidad y una sevicia que tenía algo de sobrenatural.

“Tramontana”, Doce cuentos peregrinos

Un vento freddo, che effettivamente ha origine ai poli e attraversa tutta l’Europa prima di assumere direzioni e nomi diversi (in Italia è la nota Bora). In Catalogna e alle Baleari (sostanzialmente le zone affette da questo vento) è chiamato Tramontana: “dall’aldilà dei monti”.
Soffia tutto l’anno, una media di 155 giorni. Dicono che sempre soffia per giorni multipli di 3 (3, 6, 9 giorni). In estate, spesso, è ben gradita, visto il sollievo del fresco che porta con sé; è in inverno, però, che scarica tutta la sua forza, raggiungendo fino i 100km/h, spesso costringe a rimanere in casa, dura settimane e può fare davvero paura.

Se non siete amanti del vento, vi disturba o vi influenza fisicamente o mentalmente (chi è meteoropatico come me sa cosa voglio dire), allora forse è meglio considerare un altro posto dove vivere.
Quando soffia tramontana, si sente, si vede, si percepisce, anche stando chiusi in una stanza.

La sentí antes de que llegara, un domingo a la hora de la siesta, con el presagio inexplicable de que algo iba a pasar. Se me bajó el ánimo, me sentí triste sin causa, y tuve la impresión de que mis hijos, […], me seguían por la casa con miradas hostiles. El portero entró poco después con una caja de herramientas y unas sogas marinas para asegurar puertas y ventanas, y no se sorprendió de mi postración.

Es la tramontana — me dijo—. Antes de una hora estará aquí.

“Tramontana”, Doce cuentos peregrinos

Le palme iniziano a muoversi, frusciare di foglie, il mare comincia ad incresparsi in lontananza, il silenzio viene interrotto da un sibilo che acquista sempre più forza. Si notano le raffiche e la forza che acquisisce pian piano; si vedono gli alberi, piegati al punto da sradicarsi; si vede la luce, una nitidezza abbagliante, cielo blu senza nuvole e colori dai contorni definiti quasi dipinti.

La tramontana no es solo un viento, tal vez ni siquiera es principalmente eso. Se trata más aun de una luz y, a continuación, un poderoso personaje literario, un mito persistente. Se detecta su aparición sin salir de casa, con solo comprobar por la ventana la luminosidad de la atmósfera. […] Posee la virtud poco habitual de ser un viento invernal soleado, un fabricante de claridad. Sin duda es fría, pero vivifica como un estimulante capaz de despertar las apetencias y espolear las ideas, un estado de iluminación viva que rejuvenece contornos y subraya el perfil de las cosas, […].

Xavier Febrés

 

Non é contraddittorio che un vento così forte, distruttivo e freddo porti bel tempo?

Ci sono però occasioni in cui porta con sé tempesta. Allora, si salvi chi può.

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Tenete candele sempre pronte in casa, perché se la tramontana sradica alberi, potete facilmente rimanere senza luce, per parecchie ore. E preparatevi ai porti chiusi e ai supermercati con scaffali vuoti. I traghetti e gli aerei non partono: l’isola rimane abbandonata a se stessa, non si può scappare.
La tramontana può soffiare per 10 ore di seguito, raggiungere i 150km/h ed è l’unico vento che non calma la sua forza durante la notte. L’anno scorso, a febbraio, per quasi due settimane, la tramontana ha soffiato ininterrottamente di giorno e di notte. Di giorno il suo ululato può davvero spaventare. Di notte, le tapparelle e i tendoni delle terrazze di tutto il palazzo sono stati sferzati senza pietà. Noi al piano terra abbiamo fatto fatica a dormire per il rumore. Non mi immagino ai piani più alti.

Gli effetti della tramontana si vedono ovunque. Minorca non sarebbe quella che è senza la tramontana. Il paesaggio naturale sarebbe completamente diverso.

“Tot, pedra i mar i rutes de la vila/tot és del vent! La vinya, el clos desert,
la tramuntana cau, puja i s’enfila
i grinyolant no deixa res per verd (…)
Tot ho eixuga, ho estripa i ho esbatana,
o vent d’horror!, o mar desesperat!
O pobre cor a dins la tramuntana! ”.

Josep M. de Sagarra

Provate a passeggiare al nord di Minorca, dopo aver visto i paesaggi del sud: vegetazione scarsa, solo rocce corrose e arbusti bassi dalle forme stravaganti, tutti piegati verso sud. Qui il vento in inverno è talmente forte da portare con sé acqua del mare e il sale marino cuoce le piante. Per questo la vegetazione ha forme asimmetriche: non è stata piegata dal vento, è stata bruciata dalla salsedine. Non si vedono pini o alberi come nella zona sud: la tramontana a nord ha spazzato tutto ed impedisce agli alberi di crescere.

Dicono che i forestieri o immigranti come noi non la sopportino, mentre altri sostengono che la tramontana suscita una relazione di amore-odio.

I miei sentimenti nei confronti di questo vento, devo dire, sono ancora, di fatto, alternanti.

In linea di massima, l’accolgo volentieri per la sua influenza positiva a livello fisico.
Non è una mia opinione personale.
Secondo studi scientifici, la tramontana può avere effetti sulla salute delle persone proprio per le sue caratteristiche: è un vento che porta alta pressione barometrica, bassa umidità atmosferica, ed è carico di ioni negativi. Quest’ultimo aspetto genera benessere, diminuisce la sensazione di stanchezza, aumenta il dinamismo, migliora la resistenza alle malattie, proporziona ottimismo, aumenta la fame, stimola la diuresi e l’appetito sessuale. Tutte virtù per cui gli esiliati, dicono, una volta lontano da casa, sentono la mancanza e invocano la tramontana.

La cosa più affascinante è però l’influenza sulla psiche.

[…] en primavera y otoño, […], nadie dejaba de pensar con temor en la tramontana, un viento de tierra inclemente y tenaz, que según piensan los nativos y algunos escritores escarmentados, lleva consigo los gérmenes de la locura.

“Tramontana”, Doce cuentos peregrinos

Letteratura sull’argomento ne ho trovata parecchia: parliamo soprattutto di libri in catalano (tra l’altro, consultati nell’archivio municipale di Ciutadella, quelli dove ancora conservano i registri scritti a mano dei residenti del Comune dal 1800!) sugli effetti del vento nelle zone della Catalogna. Sempre si tratta di tramontana e credo possano essere applicati anche a Minorca, anche se nessuno ci ha scritto ancora un libro.
Primo aspetto interessante?
Dicono che la tramontana porti pazzia – o creatività. Non a caso, in Catalogna i pazzi vengono definiti “toccati dalla tramontana”.
C’è anche però chi sostiene che la tramontana stimoli la creatività, il genio. Ne è un esempio Dalì, nato e cresciuto proprio in questa zona.

Il “tocat de la tramontana” è il polo opposto del folle, cioè l’anti folle. E questo, chiaramente, è chiunque si apparta dalla normalità. Diciamo che forse si tratta di una normalità migliorata.

Joan Guillamet

Non so quanto ci sia di vero (gli studi scientifici non hanno dimostrato statisticamente che ci siano più pazzi o suicidi in zone dove soffia la tramontana). Per mia esperienza personale, posso solo dire che ascoltare la forza di questo vento durante giorni interi dà davvero la sensazione di stare per impazzire.

Cuando el viento se cierne sobre la isla, circular por las calles e incluso permanecer en cualquier lugar cerrado puede llegar a ser enloquecedor.

Menorca Mágica

Non si è salvi né in casa né fuori. La testa scoppia, ci si sente soffocare, non si riesce a stare fermi e i nervi sono a fior di pelle. Una sensazione simile a quella degli attacchi di panico.
A volte, però (e il segreto non so ancora qual è), forse quando la sua forza non è così distruttiva o forse quando la si accetta, la tramontana mi ispira e inizio a scrivere. Nascono, per esempio, idee per il blog, e sempre quando soffia tramontana.

Ora vi chiederete: come mai tutto questo interesse per un vento?
Curiosità, voglia di scoprire e capire l’isola in cui vivo e trovare o meno conferma ad un mio futuro sviluppo di follia. Ma soprattutto la ricerca di una leggenda letta tempo fa:

Cuenta la leyenda que la tramontana, ese viento que se ensaña con la isla arrasando sus tierras y quebrando sus bosques, posee la propiedad de modificar las conductas humanas. En el Ampurdá catalán dicen que les trastorna y les vuelve locos. En Menorca, la tramontana parece actuar atrapando la voluntad de los visitantes, no permitiéndoles abandonar nunca más la isla.

Tuttavia, tra tutta la letteratura consultata, non sono ancora riuscita a trovarne la fonte.
Ecco, non so dire se è colpa della tramontana o di qualche altro segreto, ma Minorca non riesco ad abbandonarla e, tutto sommato, è qui che sono sempre tornata, come richiamata da qualche strano incantesimo.

Spero di scoprirlo presto. O forse è giusto che rimanga un segreto.

 

La lluvia une la tierra y el cielo con sutiles hebras de seda, y el viento quiere separarlas en vano.

Qué haces, Viento?

Sólo levantarás los perfumes de la tierra húmeda y harás brumas con ellos: te los llevarás por encima del mar a otros países para envolver las montañas y embellecer las lejanías del mundo.

La Isla quedará aquí.

Qué haces, Viento, sobre mi pobre tierra perdida en el mar?

Qué quieres arrancarnos, al rebotar sobre las rocas seculares, si todo ya te lo llevaste?

Pasaron los misteriosos druidas que levantaron los caóticos altares de granito, cuyas sagradas piedras […] permanecen todavía en pié.

Pasaron los reyes y el pueblo moro […] pasaron tus santos, vieja Menorca […] Todo pasó, vieja tierra mía [… ]
Pero el Viento siempre está aquí. Estaba sobre los que pasaron y está sobre nosotros. Se aduerme, a veces, sobre el mar […]
La Isla comienza entonces a sonreír. Se elevan los tiernos tallos de los árboles con la esperanza de una vida nueva y tranquila […] Pero el Viento vuelve otra vez, señor terrible de esta tierra […] La espuma del viento hierve, […] y la Isla toda adquiere entonces una mitológica esencia, se sublima en su desolada grandeza maravillosa.
Y el hombre isleño siente que sus pensamientos se ensanchan, se despierta en su corazón el viejo amor: porque la voz del Viento es la voz maternal que meció su cuna, que despertó la fibra de poesía inconsciente y de nostalgias que canta las leyendas del país y las sublima en sus alas.

La tierra es dura, ingrata, hostil: pero su alma es santa. Su alma es el Viento, la fuerza sin límites, arrebatadora, sin horizontes, que viene y que va…

Piedras y viento

7 pensieri riguardo “L’isola del vento”

  1. Seguo con passione il tuo blog da un anno mentre è da tre anni che frequento Minorca. La vivo non come farebbe il turista da te ben discritto qualche mese orsono 🙂 ma piuttosto come ospite riguardoso.
    Ti ringrazio per i tuoi articoli che mi tengono legato a quella terra e a quel mare lontano gograficamente ma sempre vivo nei miei ricordi e nelle fotografie scattate. Se non sono molesto, posso chiederti se le citazioni che hanno arricchito questo bel post sono tratte da un libro o da modi di dire locali? Perdona la curiosità. Grazie e buon tutto !
    Ale

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    1. Ciao Ale! Meno male che non ci sono solo “turisti” italiani 🙂 Le citazioni sono tutte prese da libri o autori, in lingua originale: trovi il titolo o il loro nome alla fine della citazione, a destra. Se ti interessa qualcuna in particolare e non riesci a trovarne l’origine, ti posso dare titolo o autore (anche se molti non so se si trovano in Italia).

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